Nello scorso mese di dicembre, il canale Twitter @Orbit ha pubblicato ogni giorno, dati sensibili di privati cittadini tedeschi, tra cui le foto dei figli di un noto moderatore TV, conversazioni in chat di politici molto conosciuti, e pure numeri di telefono ed indirizzi di molte altre personalità. La vittima più illustre : Angela Merkel. Ovviamente questo account è stato sospeso e quindi non è più raggiungibile.
Il caso scatenante del pirata informatico
Il caso del pirata informatico è venuto alla ribalta delle cronache quando ha preso di mira una star di YouTube: Simon Unge, i cui video sono seguiti da milioni di utenti. Il Cyber Criminale aveva cercato di entrare in possesso dell’account di Unge, senza riuscirci infatti il 3 gennaio lo stesso Unge segnalò ai propri follower di essere stato Hackerato.
Questo pirata informatico di soli 20 anni è stato arrestato a metà gennaio, ha confessato il suo crimine ed ora rischia una pena detentiva fino a tre anni. Questo ragazzo però, tecnicamente, non si può definire un Hacker ma bensì un Doxer.
Cosa si intende per Hack, Dox o Leak?
Il Dox /Doxx
Gli esperti utilizzano questi termini per indicare la raccolta di dati sensibili e la successiva pubblicazione in internet. Questa azione, generalmente ha scopi malevoli, ovvero la vittima designata viene sbeffeggiata pubblicamente perché il doxing può considerarsi come una forma di mobbing digitale. La parola deriva dal termine “doc” abbreviazione di documento.
Hack
I sistemi informatici vengono considerati hackerati quando i protocolli di sicurezza vengono annullati o scardinati. Un Hacker tramite dei software appositi può riuscire, per esempio, ad entrare in una banca dati. Il modo di raggiungere questo scopo viene chiamato Hack da qui il termine hacker.
Leak
Una talpa provvede a rendere pubblici dati sensibili di un’azienda o di un ente. L’insider può avere accesso legalmente a questi dati e, se riesce, vuole rimanere nell’anonimato. Il significato di Leak è fuga di notizie.
Password: ecco come proteggersi
Ancora adesso nel 2019, la password più popolare e più semplice da scoprire è ancora “123456”. Anche se scegliete password più complicate, ma usate sempre la stessa per qualsiasi account, rischiate di rendere la vita molto facile ad i ladri informatici. Quindi se avete una falla in uno dei sistemi informatici che usate, i delinquenti potranno accedere facilmente ad altri vostri account.
L’unico modo di proteggersi è quello di utilizzare una password complicata e diversa per ogni vostro account. Naturalmente non è facile ricordarsi tante password diverse, per aiutarvi vi vengono in contro sia Google che Safari. I browser provvedono a proporvi password complicate ma vi aiutano anche a ricordarle. Una volta inserite al primo accesso, vi propongono di salvarle in maniera che non dobbiate ridigitarle ogni volta.
Se non ritenete sicuri nè Google nè Apple allora l’unica soluzione che vi rimane è affidarvi a software specializzati in questo com Keepass (password manager)