Oro e Bitcoin danno realmente il polso della situazione economica e finanziaria attuale ?
Se per il prezioso metallo giallo il ruolo di indicatore dell’economia non è certo una novità, per quanto riguarda il bitcoin non si può certo dire lo stesso.
L’oro nell’economia degli ultimi secoli ha dato più volte prova di essere un ottimo bene rifugio essendo stato accettato come forma di pagamento anche in situazioni politiche ed economiche estreme come guerre globali, carestie, crolli finanziari.
Questa sua caratteristica ne ha determinato l’utilizzo come bene rifugio da detenere come riserva finanziaria in casi eccezionali in quanto può essere rivenduto facilmente ovunque e ad ogni livello e ogni quantità, anche pochi grammi come accade con i compro oro Firenze o altri luoghi.
Questo ha portato l’oro ad essere un indicatori economico più affidabile e reale di molti altri in quanto recepisce il sentiment di persone che appartengono ai più svariati contesti sociali ed economici.
Quando aumenta la percezione di incorrere in un rischio economico e finanziario investitori e risparmiatori cercano di tutelarsi acquistando il prezioso metallo giallo che conseguentemente aumenta di valore in base all’aumento della richiesta.
Questo di fatto giustifica in modo sufficiente il fatto che l’oro possa essere considerato un indicatore affidabile dell’andamento economico generale ma non sdogana certo lo stesso ruolo per quanto riguarda il bitcon.
Il fatto che dall’andamento di bitcoin si possa ottenere informazioni sulla reale situazione economica non è certo un fatto che può essere considerato alla stregua di un bene che esiste da millenni come l’oro.
Se cerchiamo di estrapolare delle indicazioni economiche sul fatto dell’eccezionale aumento del prezzo dei bitcoin attuale che si sta avvicinando ai 60 mila dollari per ogni singola unità non possiamo illudersi di avere vere indicazioni ma solo supposizioni.
L’aumento della richiesta di Bitcoin può essere vista come un ritorno della propensione al rischio accettato in virtù di ottenere delle buone plusvalenze che in questo momento solo pochi asset più tradizionali possano ipotizzare di raggiungere.
Attualmente pesa anche il fatto che a parte i beni rifugio più solidi anche asset di medio rischio potrebbero subire dei tracolli pari a quelli che potrebbe rischiare la quotazione di una qualsiasi criptovaluta.
A questo punto molti investitori piccoli e grandi potrebbero ipotizzare molto più appetibile accettare un investimento a rischio che comunque offre molto di più in caso di esito positivo rispetto ad asset che mai raggiungeranno performance simili in nessun caso.
Chiaramente in un contesto simile il rischio di incorrere in una situazione speculativa è più che normale se non addirittura in una vera e propria bolla finanziaria di cui però non è possibile ipotizzare ne la portata ne nemmeno la sua reale esistenza soprattutto in un momento storico come quello attuale dove tutto ed il contrario di tutto può essere messo in discussione.