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Nuovo algoritmo Google: BERT migliora la ricerca con l’apprendimento automatico

Google ha annunciato il lancio del suo nuovo algoritmo per implementare una nuova tecnica di comprensione del linguaggio basata sull’apprendimento automatico chiamata Rappresentazioni di Encoder Bidirezionali da Transformers o dal suo acronimo inglese: BERT.

Novità del algoritmo Google BERT

L’obiettivo dichiarato da casa Google è migliorare le ricerche in modo da renderle il più accurate possibile anche quando i termini utilizzati non sono adatti.

In altre parole, la missione di BERT è aiutare il motore di ricerca a comprendere meglio i problemi che si presentano, oltre a restituire risultati basati su parole chiave. Questo è ciò che Google chiama “parola chiave” o “scrivere stringhe di parole che pensano che capiremo, ma non è proprio così che farebbero naturalmente una domanda“.

Quindi, BERT sarà guidato in base al contesto e persino alla lingua in cui vengono effettuate le query e, sebbene sembri una cosa già vista prima negli assistenti mobili come Siri o Google stesso (con OK Google), rappresenta un nuovo passo verso la direzione futura in modo che le macchine capiscano meglio il linguaggio naturale delle persone. Secondo Pandu Nayak, vice presidente della ricerca per l’azienda, questo è “il più grande progresso negli ultimi cinque anni e uno dei più grandi progressi nella storia della ricerca”.

Quando lo vedremo attivo in Italia?

In Italia ed in Europa ancora non è disponibile anche se, in realtà, stanno già usando BERT nelle ricerche in inglese negli Stati Uniti con successo e forniscono diversi esempi.

esempi google BERT - ilmondoinformatico
esempi google BERT

Nell’immagine puoi vedere una domanda che è formulata in maniera semplificata, ma che potrebbe essere valida. Tradotto in italiano sarebbe qualcosa come “puoi comprare medicine per qualcuno farmacia”; una miscela tra il linguaggio naturale e quello che usiamo su Internet che, tuttavia, chiunque si capisce.

Il motore di ricerca non capiva tanto, fino all’arrivo di BERT: il primo risultato, prima della sua implementazione, ciò che produce deriva dalle parole chiave utilizzate e dal suo posizionamento in Google, mentre nel secondo include il contesto, la domanda implicita (se puoi comprare medicine per qualcuno in farmacia).

L’anticipo di questo algoritmo è sicuramente interessante. Comunque sia, la necessità di sintetizzare in termini concreti è stata anche di aiuto per le persone che effettuano ricerche su Internet, anche quando si usano gli assistenti vocali.

Ed è che alla fine è più facile e veloce cercare “finestre di testo per app” piuttosto che “quali applicazioni scrivere documenti di testo sono per Windows?”, Che sarebbe la domanda fatta a una persona in carne e ossa.