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Metalli Rari e Oro nei Componenti Elettronici

Metalli rari e oro sono essenziali per i componenti elettronici soprattutto per le caratteristiche di elettroconducibilità e durabilità che questi materiali danno.
L’importanza dei metalli rari e dell’oro cresce parallelamente all’aumento di produzione delle nuove tecnologie.
Una crescita che sta mettendo sempre più sotto pressione la capacità produttiva di questi materiali che sono largamente utilizzati anche in altri importanti settori strategici.
La forte domanda di metalli rari e oro ha già dato vita a specializzate attività di riciclo come i metalli preziosi derivanti dal settore dei compro oro Firenze e di ogni altro luogo.
Con la crescente diffusione di computer, smartphone, cellulari e tutti quegli accessori elettronici che ormai contraddistinguano la nostra vita quotidiana, il volume dei rifiuti elettronici è cresciuto a livelli altissimi e continuerà a salire nel tempo.
E’ risaputo che i componenti elettronici sono in parte composti da metalli tra cui alcuni rari e preziosi come l’oro, questa caratteristica ha già dato vita a forme specifiche di riciclo che consentano a ditte specializzate il recupero dell’oro e degli altri metalli di valore che poi verranno successivamente rimessi sul mercato, in alcuni paesi avanzati come il Giappone già da anni esistano ditte specializzate che sostenute da politiche governative svolgano attività di riciclo di componenti elettronici dando vita ad un settore utile da un punto di vista ambientale e al tempo stesso remunerativo.
Nonostante ciò per questo genere di riciclo sono necessarie procedure molto rigorose a causa del coinvolgimento di sostanze nocive e molto inquinanti come alcune forme di cianuro fino ad oggi necessarie per le procedure di separazione dei metalli.
Ma grazie ad una rivoluzionaria scoperta presto anche le procedure per il recupero dell’oro da computer e cellulari potrebbero divenire molto più ecologiche e a bassissimo impatto ambientale, tanto che la sostanza base che potrebbe sostituire il cianuro sarebbe un derivato dell’amido di mais.
La scoperta è stata fatta casualmente da un gruppo di ricerca Americano, che ha notato durante dei test ioni d’oro in alcune formazioni cristalline successivamente separati con altre procedure.
Questa scoperta se confermata potrebbe dare un importante impulso al settore del riciclo di componenti elettronici portando a procedure di recupero dei metalli più semplici.
Oltre a questo tale tecnologia per il riciclo di metalli preziosi e oro diminuisce anche il rischio di contatto con sostanza altamente nocive e pericolose ad oggi utilizzate per il riciclo dell’oro.
Poter utilizzare un derivato dell’amido del mais favorirebbe anche la soluzione al problema globale dell’inquinamento da rifiuti elettronici che visto il ritmo di accumulo avrebbe un impatto ambientale enorme.

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