Chiunque abbia mai provato una piastra per capelli sa che alla sua base c’è il calore, a prima vista e contatto può sembrare tutto semplice ma non è cosi. Alla base della scelta di una piastra c’è infatti la sua tecnologia di funzionamento.
La tecnologia base, è quella di avere due piastre riscaldanti che, aumentando di calore consentono al capello di lisciarsi e di ammorbidirsi. Aiutando a trovare la forma più congeniale alla situazione e alla persona. Su queste informazioni, offerte dal parrucchiere bio a Roma Portuense che trovi sul link, abbiamo basato il nostro articolo, soprattutto a livello di tecnologie utilizzate.
Durante gli anni la tecnologia ha fatto modificare tanti strumenti in tutti i campi e le piastre per capelli non sono rimaste in disparte. Fra le nuove tecnologie utilizzate possiamo trovare e provare piastre che sfruttano il calore del vapore, piastre a raggi infrarossi e piastre dotate di ionizzatore, strumento fino a poco tempo fa ad esclusivo utilizzo da parte di strumenti utilizzati per l’asciugature dei capelli.
Ovviamente, come quasi tutte le tecnologie queste non litigano fra di loro e non è difficile trovare piastre che utilizzano 2 o più tecnologie differenti come ad esempio può essere una piastra dotata di ionizzatore funzionante con la tecnologia dei raggi infrarossi.
Le diverse tecnologie nelle piastre per capelli
La piastra a vapore è una innovazione rivoluzionaria nel settore della cura e trattamento dei capelli, grazie alla sua funzionalità, completamente diversa dal resto degli apparecchi. La sua peculiarità difatti risiede appunto nel vapore che viene generato grazie ad un serbatoio da riempire prima dell’utilizzo. Il vapore con la sua azione idratante ammorbidisce e liscia il capello senza stressarlo con del calore eccessivo. Visto l’alta qualità del prodotto questo tipo di piastra la si può trovare quasi esclusivamente nei saloni di bellezza, il prezzo non basso di questa tecnologia ne limita abbastanza l’utilizzo e non sempre si possono spendere cifre esagerate per una piastra ad uso domestico.
La piastra ad infrarossi utilizza un diverso principio di riscaldamento rispetto alle piastre standard, e quindi di conseguenza anche un diverso modo di piastrare i capelli. Questi ultimi vengono riscaldati dall’interno verso l’esterno anche qui per evitare che i capelli vengano stressati troppo dal calore. Questa tecnologia offre un risultato di piega e stiratura che dura più a lungo nel tempo. Anche questa tecnologia però ha delle difficoltà ad entrare nelle case degli utilizzatori. Sono stati infatti mossi dubbi al riguardo la tecnologia infrarossi e sui possibili danni possa causare ai capelli dopo un utilizzo prolungato nel tempo.
La piastra ionica oltre al classico riscaldamento utilizzano anche ioni carichi che rendono il processo di lisciatura meno dannoso e più duraturo. Di solito questo genere di strumenti fanno uso di piastre in ceramica carica o tormalina, un tipo di pietra dotata di capacità piroelettrica. Questo tipo di piastre devono riportare l’etichetta che ne attesti il funzionamento a ioni per informare accuratamente l’utilizzatore. La tecnologia a ioni è praticamente utilizzata in qualsiasi campo e sono praticamente degli atomi che hanno lasciato o guadagnato un’elettrone. I capelli sono carichi negativamente e questo tipo di piastre è carico positivamente e quando questi due ioni entrano in contatto ristabiliscono l’equilibrio neutralizzandosi. Questo riequilibrio può migliorare tutta la struttura del capello a livello chimico.