La ripartenza del nostro Paese e del suo tessuto produttivo passa anche e soprattutto dalle tecnologie Ict, che rappresentano la chiave per la trasformazione digitale dell’Italia; a patto, però, di offrire la giusta infrastruttura per la disponibilità di banda ultra-larga. È questa la sintesi che arriva dal libro bianco pubblicato da Ernst&Young sul digital divide in Italia, che punta il dito su un problema che sembrava superato e che invece colpisce ancora le imprese.
Le tecnologie guidano la trasformazione digitale
Secondo gli esperti, infatti, non si può parlare di Industria 4.0 e di crescita o competitività senza questo sostrato, perché l’Italia si deve rafforzare nella capacità di fare ecosistema in modo trasversale; un fattore che vale non solo per le telco (che oggi si stanno lanciando sempre più nell’offerta di servizi), ma anche per tutte le imprese italiane. Secondo l’amministratore delegato di EY in Italia Donato Iacovone, “le tecnologie sono il volano della trasformazione digitale, con un impatto che tocca tutti i settori; il digitale è un’opportunità straordinaria perché fa sparire l’intermediazione fra fabbrica e cliente”.
Superare il digital divide
C’è però più di un problema: il primo è che ai tassi di crescita positivi delle infrastrutture non corrisponde un altrettanto diffuso utilizzo. Tradotto in altri termini, in Italia c’è ancora un problema di alfabetizzazione digitale, perché sia famiglie che imprese spesso non sono ben informate sui vantaggi della banda ultralarga. Sullo sfondo, poi, restano le aree non coperte dalla tecnologia di diffusione, visto che i distretti industriali sono meno raggiunti dalla banda ultra-larga: in Italia l’80% delle zone industriali si trova in aree in digital divide, il 13% delle imprese non ha alcuna copertura fissa e il 20% non è neppure digitalizzata.
L’azione delle telco
In realtà, ci sono alcuni operatori telco che stanno cercando di porre rimedio al problema: in particolare, Eolo è una delle compagnie più attive nel contrasto al digital divide, che è uno degli obiettivi strategici dell’azienda fin dalla sua creazione, ormai dieci anni fa, con investimenti mirati per portare la connessione a banda larga in territori poco appetibili per le grandi compagnie. Vale a dire, zone in cui gli investimenti privati per la fibra ottica difficilmente arriverebbero e dove le connessioni internet sarebbero condannate alla lentezza, come si può vedere utilizzando gli strumenti per verificare la copertura Adsl, che mettono in risalto l’azione di Eolo in questo ambito.
Agganciare la ripresa
Se l’offerta sembra comunque essere al passo con i tempi, in Italia è la domanda a latitare: al momento, infatti, la banda ultra-larga è percepita come un costoso servizio, con un doppio svantaggio per il sistema-Paese, che penalizza le Telco (che non sempre riescono a ripagare gli investimenti) e non fa evolvere digitalmente il territorio. L’obiettivo è dunque stimolare la domanda, promuovendo i vantaggi che la fibra e Internet veloce possono avere per tutto il Paese, operatori, filiera Ict e distretti industriali.
Il settore edile traccia la strada
Eppure, ci sono alcuni ambiti che sembrano rispondere bene alle innovazioni: è il caso dell’edilizia, come si evince dalla recente ricerca “M4ttoni.0 – digitalizziamo un antico e nobile mestiere“, messa a punto dall’Ance Giovani. Secondo lo studio, i due terzi delle imprese del settore investono in formazione, con effetti positivi sulla produttività, ma soprattutto quasi la totalità delle imprese edili afferma di investire in innovazione, o aver intenzione di farlo, principalmente in macchinari e attrezzature, ma senza trascurare la comunicazione e gli strumenti digitali.
Imprese e digitalizzazione
Ad esempio, quasi il 92% del campione conosce il Bim (Modello d’informazioni di un edificio), ma in pratica lo utilizza solo il 13%; comunque, più di un terzo delle imprese utilizza sistemi di project manager e di controllo di gestione, mentre più circoscritte sono le conoscenze delle costruzioni digitali e quasi sconosciuta è la realtà aumentata. Tra le altre tendenze riscontrate, aumenta l’impatto di Internet per semplificare interventi e investimenti: l’ultima novità è il noleggio di macchinari professionali via Web, grazie ai servizi offerti da molte società, che rendono più immediate e veloci le procedure, azzerando le distanze fisiche.