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Guida per ripulire il tuo Mac

Lo sporco si annida là dove nessuno guarda. Ma c’è, e può avere delle conseguenze per tutto l’ambiente. Stessa cosa vale anche per i Mac, all’interno dei quali, con l’utilizzo, si annidano file temporanei e molta altra spazzatura di ogni tipo, che ne compromettono il funzionamento. Ecco dunque che si rivela necessario pulire regolarmente il proprio Mac, eliminando tutti quegli eccessi che possono finire per rallentarlo e fargli perdere punti in termini di prestazioni.

Come pulire il Mac: su quali file agire

Esistono molti accorgimenti che è possibile seguire per pulire il Mac in maniera efficiente. Alcuni di questi consistono nel download di specifici software: visita il sito ufficiale per sapere di più di questi programmi, adatti a una pulizia rapida ma non per questo meno approfondita.

Al contrario, chi decide di procedere alla vecchia maniera, in perfetta autonomia, dovrebbe approfondire in primo luogo quegli elementi che finiscono per sporcare e rallentare il Mac. Tra questi, spiccano di certo:

  • File di grandi dimensioni, vecchi e non più in uso

  • Spazzatura informatica di diverso tipo

  • Residui di app, magari anche disinstallate ma con tracce ancora presenti sul dispositivo

  • Spazzatura di iTunes e foto di diversi formati, magari dimenticati in qualche cartella non più aperta

  • Cestini pieni, facilmente raggiungibili e risolvibili con pochi click

  • Allegati di mail, anch’essi potenzialmente non più utili.

Alcuni suggerimenti per pulire il Mac manualmente

Il primo consiglio che si possa dare a chiunque desideri pulire il Mac e ripristinarne le ottime performance iniziali è certamente quello di svuotare la cache. I file di cache permettono di accedere rapidamente a risorse senza passare per la sorgente originale. Tuttavia, si tratta di un meccanismo che, a lungo andare, piuttosto che velocizzare le procedure finisce per rallentare tutto il dispositivo. Quindi, svuotare la cache del proprio Mac è certamente un metodo ideale per accelerarne il funzionamento.

Il secondo passo essenziale consiste nell’eliminazione di file e app inutili. Esistono infatti di certo delle app che non sono più utilizzate, e che bisognerebbe per questo disinstallare, così da rendere più rapido e pulito il funzionamento del Mac. Lo stesso può dirsi di alcuni file, che possono anche essere duplicati per errore. È questo il caso di file musicali scaricati più volte, o di foto molto simili tra loro e conservate comunque. Si tratta di elementi che andrebbero spostati nel cestino, per poi essere eliminati una volta per tutte. Ecco dunque che non bisogna mai dimenticare di svuotare il cestino del Mac, proprio per evitare che sia proprio la spazzatura ad appesantire il dispositivo.

Infine, si dovrebbe ragionare sugli elementi di avvio, ossia quelle applicazioni che si avviano in automatico a ogni login sul proprio Mac. Anche in questo caso si tratta di un’opzione che nasce per una maggiore comodità ed efficienza dell’utente, e che a lungo andare finisce per rallentare l’accensione e l’avvio del Mac. Proprio per questa ragione, bisognerebbe valutare come ridurre o eliminare gli elementi di avvio del proprio Mac, così da garantirsi un login più fluido e veloce.

In conclusione, bisognerebbe sempre dedicare del tempo per pulire il Mac. Le operazioni sono molto semplici, specialmente se si utilizzano gli strumenti più appropriati. Solo così, garantirai al tuo Mac il massimo dell’efficienza e le prestazioni migliori.

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