Siamo abituati a navigare, guardare film in streaming e partecipare a videoconferenze con una semplicità che, fino a qualche anno fa, sembrava impossibile. Alla base di questa trasformazione c’è la fibra ottica, una tecnologia che ha rivoluzionato il modo in cui viaggiano i dati. Ma come funziona davvero la fibra? E perché viene considerata superiore alle tecnologie precedenti?
Per capirlo, bisogna partire da un fatto concreto: la fibra non trasporta impulsi elettrici, come fa il vecchio cavo in rame, ma segnali luminosi. Questi viaggiano all’interno di sottilissimi filamenti di vetro puro o materiali polimerici, e lo fanno quasi alla velocità della luce.
Questo spiega perché oggi, quando si confrontano le offerte e si sceglie la migliore offerta fibra per sé su piattaforme dedicate, come ad esempio Facile.it, non si sta solo valutando un piano tariffario, si sta decidendo che tipo di infrastruttura si vuole installare a casa o in azienda.
Dalla luce al dato: la fisica dietro la fibra
Il fulcro della fibra ottica è un principio fisico chiamato riflessione interna totale. Per capirlo basta immaginare un tunnel di vetro così liscio e puro che un fascio di luce, anziché uscire, rimbalza sulle pareti interne percorrendo tutta la lunghezza del cavo.
Questo permette ai segnali ottici di arrivare da un capo all’altro quasi senza perdite. A differenza del rame, che si scalda e degrada il segnale elettrico con la distanza, la fibra ottica mantiene intatta la qualità anche per centinaia di chilometri.
Una volta giunto a destinazione, il segnale luminoso viene convertito in un impulso elettrico da un modem ottico o ONT (Optical Network Terminal). È così che i bit, ovvero le informazioni digitali, tornano a essere leggibili per i vari dispositivi.
Tutto questo accade in una frazione di secondo, in modo continuo, e con una incredibile precisione.
Potenza della fibra: non è solo una questione di velocità
Quando si parla di “potenza”, si tende a pensare solo alla velocità di download. Ma la fibra è molto di più: essa garantisce una latenza molto bassa, cioè un tempo di risposta ridottissimo, il che è fondamentale per applicazioni in tempo reale come chiamate VoIP, videoconferenze, gaming online o gestione di dispositivi smart.
Poi c’è il tema della banda simmetrica: in molte connessioni in fibra (soprattutto FTTH), la velocità di upload può essere pari a quella di download. Questo rende la fibra indispensabile sia per chi fruisce di contenuti, ma anche per chi li produce: youtuber, fotografi, liberi professionisti, aziende.
Infine la fibra è scalabile. Mentre l’ADSL è ormai al limite delle sue capacità, le infrastrutture in fibra possono essere aggiornate nel tempo con nuovi standard di trasmissione, senza dover sostituire fisicamente i cavi.
Tipi di fibra: perché non tutte le connessioni sono uguali
Per comprendere ancora meglio le potenzialità della fibra, è importante fare una distinzione tra le tecnologie più diffuse in Italia.
La più efficiente e stabile è quella nota come FTTH (Fiber To The Home), con velocità reali che possono superare 1 Gbps. A seguire c’è la FTTC (Fiber To The Cabinet), per la quale la fibra arriva fino alla cabina stradale, poi si continua con il vecchio doppino in rame. È più economica, ma con prestazioni più variabili. Per finire ci sono le soluzioni intermedie dedicate a condomini o aziende, cioè infrastrutture private note come FTTE, FTTB e così via.
La fibra è la base fondante di un ecosistema sempre più interconnesso. In Italia, la copertura sta crescendo, ma con grandi differenze tra regioni e aree urbane e rurali.
Per questo è sempre importante verificare quali coperture sono disponibili al proprio indirizzo, in modo da scegliere la migliore offerta fibra non solo in base al prezzo, ma anche all’effettiva qualità del servizio.