Donda Stem Player: con Kanye West oltre la frontiera del gadget musicale
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Kanye West sta aprendo nuovi modi per i suoi fan di interagire con la sua musica. Il vulcanico rapper e produttore musicale statunitense sta vendendo l’album “Donda”, uscito finalmente il 29 agosto dopo una serie straziante di ripensamenti, con uno strumento hardware chiamato Donda Stem Player. Esso permette agli utenti di modificare le canzoni dell’album in pochi semplici passi e creare remix individuali.
COS’È DONDA STEM PLAYER E COME FUNZIONA
Il gadget a forma di disco è della dimensione di un palmo, coperto da uno strato di silicone e ha quattro barre luminose sensibili al tocco. Queste possono essere utilizzate per influenzare intuitivamente diversi parametri delle tracce musicali. Tra le altre cose, i fan possono isolare le singole tracce vocali e strumentali, sostituirle con altre, ripetere brevi sequenze in loop o aggiungere effetti audio.
Donda Stem Player è stato sviluppato da Yeezy Tech di Kanye West in collaborazione con il produttore Kano e costa $200 in combinazione con l’album. È dotato di Bluetooth, cuffie e porte USB-C, oltre che di controlli del volume, altoparlanti e 8 gigabyte di memoria interna. Inoltre, il gadget supporta quasi tutti i formati audio comuni.
I PRECURSORI DELL’IDEA DI WEST
Pur essendo un’idea tecnologicamente interessante, Donda Stem Player non è il primo caso in cui un musicista abbina un album a gadget tecnologici software o hardware. Con “Biophilia”, nel 2011, Bjork fu pioniera del primo app album, ovvero un’applicazione a fini educativi in cui l’utente poteva scoprire ed esplorare alcuni fenomeni naturali o meravigli del cosmo , con in sottofondo le canzoni dell’album, ispirate proprio alla cosmologia.
Nel 2019, per il lancio dell’album “Fear Inoculum”, che segnava il loro ritorno sulle scene dopo tredici anni, i Tool produssero un’edizione limitata del CD con una tasca interna contenente un monitor HD da 4” accompagnato da due speaker, un filmato esclusivo e un cavo di ricarica USB. Questo bastò per rendere il ritorno del gruppo un evento straordinario, che il prezzo dell’oggetto (circa $100), non aveva fatto passare affatto in secondo piano.
L’idea più simile a quella di West invece è stata quella dei Massive Attack, che nel 2016 produssero l’app Phantom, contenente 4 loro tracce inedite che si modificavano in base all’ambiente del dispositivo mobile dell’utente (video e musica caricati, localizzazione e addirittura segnali biometrici), creando così un remix personalizzato. Se però con l’app Phantom gli utenti sono passivi, con Donda Stem Player essi diventano attivi creatori del proprio remix, e qui sta forse la particolarità della trovata di West.
INTRATTENIMENTO E TECNOLOGIA PER CREARE L’EVENTO PERFETTO
In un mondo già invaso da gadget tecnologici di tutti i tipi, cosa spinge i musicisti a offrirne di nuovi insieme all’opera stessa per la quale sono amati? A parte l’eco mediatica che una creazione come Donda Stem Player suscita, l’album di West è già così tanto atteso che solo l’uscita (e i suoi ritardi) è stata sufficiente per calamitare l’attenzione di milioni di fan. Sicuramente perché il rapper di Chicago non è un artista “qualunque”che si accontenta di seguire i passi degli altri. Ma la sua creazione si inserisce in un contesto in cui creare musica sta diventando un processo sempre più “do-it-yourself”, tanto che si calcola che in questo momento almeno 14 milioni di persone stiano facendo musica con mezzi propri, con software abbordabili nei costi e fruirla un’attività sempre più veloce e a portata di mano. In questo contesto si inserisce anche la funzione Reels di Instagram, che permette di creare video musicali di pochi secondi, un formato perfetto
In un mondo come quello dell’intrattenimento, in cui la concorrenza è spietata, quanto è importante creare un evento, magari servendosi delle tecnologie attuali? Sicuramente molto, ma ciò non vale per tutti i settori. La piattaforma Netflix sembra pensarla come Kanye West, visto che pochi giorni fa ha annunciato, Tudum, un evento virtuale globale per presentare 70 grandi serie che gli spettatori potranno vedere nella prossima stagione, vengono organizzati eventi e le case produttrici investono in pubblicità. Il mercato dei film sembra invece puntare sui grandi franchising, investendo in tecnologia sì, ma in termini di effetti speciali. D’altronde, uscite future quali il nuovo 007 o il remake di Dune costituiscono da sole un evento. Un approccio parzialmente simile adottano le piattaforme di gioco online come Betway, che per attrarre nuovi utenti puntano sia su giochi a tema basati su brand ben conosciuti, sia sui bonus di benvenuto, che permettono all’utente di provare il gioco e scegliere in seguito se iniziare a investire in esso. Quest’ultimo ricorda l’approccio delle anteprime dei libri: leggiamo qualche pagina, in libreria o anche online, e scegliamo se acquistare il libro oppure no.
L’INDUSTRIA MUSICALE È ORMAI DIVENTATA DIGITALE
Secondo le ultime stime, l’industria musicale è cresciuta ancora nel 2020, producendo un giro d’affari globale pari a oltre 23 miliardi di dollari (+ 7% rispetto al 2019). Essendo il 61% di questi introiti costituiti dagli streaming sulle piattaforme ufficiali, quanto di questi 23 miliardi è lecito aspettarsi che sia andato ai singoli artisti per la musica prodotta? Non molto, considerando i guadagni che produce uno stream. Per compensare, alcuni di questi artisti, oltre a trasmettere alcuni dei loro concerti in streaming e ad aprire i propri negozi di merchandise online, hanno anche ceduto il proprio nome e la propria immagine a brand consolidati, per pubblicizzare prodotti di vario tipo: dai panini (Travis Scott per Mac Donald’s), ai biscotti (Lady Gaga per Oreo), fino agli “zoccoli” (Post Malone per Crocs).
Il passaggio al digitale ha sicuramente penalizzato gli artisti dal punto di vista economico ma ha offerto anche nuove possibilità che devono essere ancora definite e sperimentate. Il fatto di poter vendere la propria musica con accompagnamento di gadget non implica che la qualità della musica prodotta non sia più rilevante. Anzi, è il contrario. Chi sarà interessato a remixare i pezzi di “Donda” con il gadget di Kanye West se la musica non sarà all’altezza delle aspettative?