Sappiamo molto bene che il nostro smartphone è in grado di emettere suoni di diverso tipo, ma ci siamo mai chiesto come ciò sia possibile dal punto di vista tecnico?
Da questo punto di vista giocano un ruolo assolutamente fondamentale i cosiddetti buzzer, elementi tecnici di piccole dimensioni e poco conosciuti, ma assolutamente decisivi per quel che riguarda i suoni “di output”.
Andiamo a scoprire di che si tratta.
Che cos’è il buzzer di uno smartphone
Come si stava accennando, i buzzer rientrano tra le componenti tecniche interne degli smartphone; in commercio ne sono disponibili tantissime varietà, è sufficiente dare un’occhiata alla sezione dedicata ai buzzer per smartphone di un noto e-commerce come 5Volt per rendersene conto.
È utile sottolineare che i buzzer non sono una prerogativa esclusiva degli smartphone, anzi trovano largo impiego anche in dispositivi di altro tipo.
Ovviamente, quando si acquista un nuovo smartphone il relativo buzzer è già incluso al suo interno, ma può accadere che divenga necessario sostituirlo, da qui appunto la possibilità di acquistarli, anche online, da aziende specializzate.
Quando uno smartphone palesa dei problemi nell’emissione dei suoni, nella grande maggioranza dei casi ciò è dovuto proprio ad un guasto del suo buzzer e diviene quindi necessario sostituirlo.
La sostituzione di un buzzer in uno smartphone non è un’operazione semplice, quantomeno per la grande maggioranza dei modelli; per chi avesse una necessità come questa, dunque, l’ideale è rivolgersi ad un professionista esperto che sappia anche suggerire il tipo di buzzer da acquistare in relazione al modello di smartphone posseduto.
Come funziona un buzzer per smartphone
Il buzzer di uno smartphone si compone di una bobina mobile e di un magnete dalla forma tondeggiante, rispettivamente fissati ad un supporto rigido.
L’input sulla base di cui il buzzer emette un suono, o meglio lo fa emettere al dispositivo a cui appartiene, è il passaggio di corrente elettrica.
La corrente elettrica viene incanalata verso il magnete che, ricreando un campo magnetico, fa muovere la bobina; sono proprio le vibrazioni di quest’ultima, dunque, a produrre il suono.
Il buzzer è un altoparlante?
Dal momento che, come detto, al buzzer spetta il compito di emettere dei suoni, si sta parlando semplicemente di un altoparlante? Non proprio, perché buzzer e altoparlante presentano caratteristiche differenti.
Il buzzer, infatti, è un elemento tecnico più essenziale, in grado di emettere suoni molto brevi oppure contraddistinti da un certo livello di ripetitività; l’altoparlante, invece, riproduce suoni ben più complessi ed articolati, come può ad esempio essere un brano musicale.
In termini di output, dunque, il buzzer è sicuramente più limitato rispetto all’altoparlante in senso stretto, ma è anche un elemento dalle dimensioni molto più ridotte, facilmente integrabili, appunto, all’interno di un dispositivo estremamente piccolo e leggero quale uno smartphone di ultima generazione.
Quali suoni emette un buzzer per smartphone
Ma quali sono i suoni che il buzzer di uno smartphone è in grado di generare?
Se si parla di questo tipo di dispositivi, ai buzzer spetta la riproduzione degli avvisi acustici che ne sono tipici: la suoneria delle chiamate, ad esempio, come anche quella relativa alla ricezione di SMS e di messaggi in vari tipi di applicazioni.
Anche le notifiche di varie App, o più semplicemente le sveglie, non sono altro che suoni emessi dal buzzer del proprio smartphone.
Come si può intuire, dunque, il buzzer è un elemento di assoluta importanza, per gli smartphone proprio come per dispositivi di altro tipo.